Riduzione dell'infiammazione nell'insufficienza cardiaca acuta scompensata e nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata mediante la terapia di neuromodulazione vagale auricolare (AVNT)
Pubblicato in: Clinical Autonomic Research e Journal of the American Heart Association. Recensito in Nature Reviews Cardiology.
Astratto
Alcuni studi hanno esaminato gli effetti della terapia con il nervo vago auricolare Nurosym sull'infiammazione nei pazienti con insufficienza cardiaca. In uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, i pazienti hanno ricevuto un trattamento attivo o placebo con Nurosym. I risultati hanno mostrato una riduzione significativa delle citochine proinfiammatorie, tra cui TNF-α e IL-8 nello studio I e IL-6 nello studio II, suggerendo che Nurosym attenua l'infiammazione sistemica e migliora la funzione dell'organo e la qualità della vita senza effetti collaterali. I risultati suggeriscono che Nurosym modula il riflesso infiammatorio attraverso il nervo vago, il che potrebbe avere implicazioni di vasta portata per varie malattie infiammatorie e legate all'età.
Contesto e obiettivi
Il nervo vago svolge un ruolo importante nella regolazione dell'omeostasi metabolica e la sua segnalazione colinergica efferente controlla la funzione immunitaria e le risposte infiammatorie attraverso il riflesso infiammatorio. Recenti ricerche su Nurosym hanno dimostrato che attiva le fibre efferenti vagali che rilasciano acetilcolina (ACh) negli organi bersaglio, dove interagisce con i recettori α7 nicotinici dell'acetilcolina (α7nAChR) sulle cellule immunitarie. La ricerca attuale su Nurosym sta studiando se l'attivazione del riflesso infiammatorio mediato dal nervo vago porti all'inibizione della produzione di citochine pro-infiammatorie, alleviando così l'infiammazione sistemica e prevenendo la progressione delle malattie croniche. Lo scopo dello studio è stato quello di esaminare l'efficacia della neuromodulazione con Nurosym in pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata (Studio I) o in pazienti ospedalizzati con insufficienza cardiaca acuta scompensata (ADHF) e una frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) inferiore al 40% (Studio II).
I metodi
Lo studio è stato concepito come uno studio clinico prospettico, in doppio cieco, controllato con placebo e randomizzato. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 1:1, a Nurosym attivo o placebo. Il trattamento è stato somministrato per un'ora al giorno per tre mesi (Studio I) o per otto ore al giorno per tutta la durata del ricovero (Studio II). La riduzione dell'attività infiammatoria è stata misurata durante i tre mesi di trattamento a casa (Studio I) o durante il ricovero in ospedale (Studio II), utilizzando saggi di citochine eseguiti indipendentemente dall'assegnazione del trattamento. L'analisi statistica ha incluso il confronto dei dati basali tra il gruppo di neuromodulazione attiva con Nurosym e il gruppo di controllo con placebo.
Risultati
Nurosym ha alterato positivamente altre citochine (TNF-α, Il-8 nello studio I) (IL-6, CRP nello studio II). La riduzione dei livelli di citochine pro-infiammatorie osservata dopo il trattamento con Nurosym indica una soppressione della cascata infiammatoria, alleviando così l'infiammazione e gli effetti deleteri associati su tessuti e organi. La riduzione permanente dell'infiammazione a lungo termine ha facilitato la ricostruzione dei tessuti e migliorato la funzione degli organi. I pazienti del gruppo di stimolazione attiva hanno anche riportato una migliore qualità di vita. Non sono stati osservati effetti collaterali legati al dispositivo.

I miglioramenti significativi sono stati osservati per il fattore di necrosi tumorale-α (23%, p = 0,007) e l'interleuchina-8 (IL-8) (61%, p = 0,001) nel gruppo di stimolazione attiva rispetto al gruppo placebo. Inoltre, la diminuzione dei livelli di fattore di necrosi tumorale-α era correlata al miglioramento dell'allungamento longitudinale globale (r=-0,73, p = 0,001) (Studio I).

I risultati mostrano che Nurosym attenua in modo significativo l'infiammazione sistemica. In particolare, la stimolazione del nervo vago ha portato a una riduzione significativa dei livelli di interleuchina-6 (IL-6) rispetto al gruppo di controllo (Nurosym: -78,48% vs. controllo: -8,63%; p = 0,012) (Studio II).
Conclusioni
L'infiammazione è un fattore fisiopatologico primario che contribuisce alla progressione dell'insufficienza cardiaca. L'uso di Nurosym durante il ricovero di pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata è stato associato a una riduzione dell'attività infiammatoria sistemica. Lo studio ha confermato che Nurosym modula efficacemente il riflesso infiammatorio attraverso il nervo vago, regolando così la risposta immunitaria. Questo meccanismo è mediato dal sistema parasimpatico vagale, che è una componente essenziale del riflesso infiammatorio. Il riflesso infiammatorio è innescato dall'infiammazione, dall'invasione di agenti patogeni e dal danno tissutale. Pertanto, Nurosym può avere implicazioni più ampie per la gestione dei rischi per la salute, compresa la riduzione del rischio di malattie autoimmuni, metaboliche e gastrointestinali e di altre complicazioni legate all'età.
Parole chiave
Terapia di neuromodulazione vagale auricolare; riflesso infiammatorio; via colinergica infiammatoria, omeostasi metabolica; insufficienza cardiaca